Da Roma a Lucca: come affrontare la pianificazione urbana per e con i cittadini?

Dal futuro di Roma a quello di Lucca per orientare un nuovo modo di affrontare la pianificazione urbanistica per i cittadini con i cittadini. Sabato 13 Febbraio saremo in diretta con gli urbanisti Vezio De Lucia, Enzo Scandurra, Antonio Fiorentino e la giornalista Lucia Tozzi per la presentazione del libro “Roma: un progetto per la capitale” (Castelvecchi editore). Scritto da autorevoli rappresentanti di diverse discipline, "Roma: un progetto per la capitale" vuole fornire tracce di un progetto unitario che sappia adeguare la città al ruolo che ricopre e all'altezza della sua storia. Visioni, o utopie concrete, dei molti e diversi aspetti critici che non trovano spazio nelle stanche discussioni politiche e nei media. Con la partecipazione di Gina Truglio di Ubik Lucca, l’Avv. Giovanni Mastria e la giornalista Margherita Vetrano.

  18:30
Ubik Lucca
Via Fillungo 137/139, 55100 Lucca (LU), Italia

Roma: un progetto per la capitale

Castelvecchi (2021)
15,00 €
 9788832902822
Roma: un progetto per la capitale
«Roma è una città costruita da giganti, ma abitata da nani» diceva Leopardi. Tutto sembra fuori scala: la Grande Bellezza del suo centro e la bruttezza della sua periferia. Eppure si tratta di due lati di una stessa medaglia. L’intera città è dominata da una grande alienazione, dallo smarrimento dei suoi abitanti che chiedono inutilmente di porre rimedio ai suoi mali, anch’essi eterni. Scritto da autorevoli rappresentanti di diverse discipline, “Roma: un progetto per la capitale” vuole fornire tracce di un progetto unitario che sappia adeguare la città al ruolo che ricopre e all’altezza della sua storia. Visioni, o utopie concrete, dei molti e diversi aspetti critici che non trovano spazio nelle stanche discussioni politiche e nei media. È il contributo di un gruppo di intellettuali critici, fuori dalla mischia quotidiana che imbruttisce Roma e ne svaluta le grandi potenzialità, per immaginare una città che guardi alle altre capitali non con invidia, ma con la presunzione legittima di non temere concorrenza alcuna.