Il razzismo spiegato a mia figlia. Con «1998-2018. Il razzismo è in buona salute». Nuova ediz.
Ben Jelloun Tahar - Autore
La nave di Teseo (2018) - Editore
"Un bambino è curioso. Fa molte domande e si aspetta risposte precise e convincenti. Non bariamo con le domande di un bambino. Mentre mi accompagnava a una protesta contro un disegno di legge sull'immigrazione, mia figlia mi ha chiesto del razzismo. Abbiamo parlato molto. I bambini sono in una posizione migliore di chiunque altro per capire che non nasciamo razzisti ma a volte lo diventiamo. Questo libro, che cerca di rispondere alle domande di mia figlia, è per i bambini che non hanno ancora pregiudizi e vogliono capire meglio la realtà. Per quanto riguarda gli adulti che lo leggeranno, spero che li aiuti a rispondere alle domande, più imbarazzanti di quanto pensano, dei propri figli." (Tahar Ben Jelloun)
Autore
Ben Jelloun Tahar
Titolo originale
Il razzismo spiegato a mia figlia. Con «1998-2018. Il razzismo è in buona salute». Nuova ediz.
Traduttore
-
Editore
La nave di Teseo
Collana
-
Anno edizione
2018
In commercio dal
Formato
-
Pagine
-
Dimensioni
-
Codice EAN
9788893445481
Il razzismo spiegato a mia figlia. Con «1998-2018. Il razzismo è in buona salute». Nuova ediz.
Ben Jelloun Tahar - Autore
Il razzismo spiegato a mia figlia. Con «1998-2018. Il razzismo è in buona salute». Nuova ediz.
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22 anni fa lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun spiegava al mondo il razzismo, o meglio ne parlava riportando una conversazione avuta con la figlia Merièm e due sue amiche. Cos’è il razzismo? Chi è il razzista? Questo libricino, da far leggere ai più giovani (perché sono loro che possono essere ancora educati al rispetto) ma io direi anche agli adulti, aiuta a districarsi letterariamente tra le pieghe di un morbo universale: la discriminazione a partire dai concetti di superiorità e inferiorità. Molto ben scritte le pagine perché riescono a mettere di fronte a realtà multiple, non esistiamo solo noi quindi possiamo a nostra volta essere vittime di razzismo, mai dimenticarlo. Ma non dobbiamo fare nulla perché ciò accada né rispondere al razzismo col razzismo. Da tenere sul comodino a mo’ di Vangelo o perennemente con sé.